Iniziamo subito col
dire che sono pochissime le persone che hanno l’idea di intraprendere una
disciplina come l’agility proprio con un Welsh Corgi, eppure, qualcuno c’è! Nel
gruppo CORGIncontro ci sono diverse persone che praticano questo sport assieme
ai propri cani e l’importante secondo tutti è divertirsi assieme a loro e
conoscere quali sono i “limiti” morfologici della razza. Abbiamo quindi fatto
qualche domanda alle due ragazze, Anna Maria e Lucrezia che praticano questa
disciplina in maniera un po’ più tecnica.
Perché hai scelto
proprio l’agility come attività da svolgere con il tuo Corgi?
Anna Maria: abbiamo cominciato con l'Agility dopo aver visto una
dimostrazione, ero alla ricerca di qualche cosa da fare assieme a Mia perché',
essendo una razza da lavoro volevo impegnarla in qualche attività' che non
fosse solo divano e qualche passeggiata, volevo rispettare la sua natura
e farla divertire .
Lucrezia:
ho
scelto l'agility perchè ho sempre sognato farlo... mi ricordo quando
accompagnavo mio padre a fare expo con i suoi cani e guardavo le
dimostrazioni/gare di agility con estrema ammirazione. Poi quando ho iniziato
non ho avuto più dubbi ed è stato amore!
L’agility è un percorso che presenta diversi ostacoli che il
conduttore deve far fare al cane. Il percorso è numerato e va eseguito tenendo
conto della sequenza dei numeri pena l'eliminazione. In gara vengono montati
due percorsi, uno chiamato agility che ha tutti gli ostacoli, l'altro si chiama
Jumping ed è composto solo da salti, tubi e slalom, senza le
zone di contatto. Gli ostacoli più impegnativi sono bascula,
palizzata, passerella, slalom, tubo morbido, tubo rigido e salto doppio. Alcuni
di questi hanno zone colorate, l'inizio e la fine dell'ostacolo, che il cane
deve obbligatoriamente toccare, altrimenti è una penalità, poi ci sono anche
ostacoli da saltare. In gara ogni cane appartiene ad una categoria che viene
valutata in base all'altezza al garrese, SMALL, MEDIUM E LARGE. I Corgi
lavorano nella categoria SMALL con ostacoli adatti a loro.
Quali sono gli
esercizi più adatti per cominciare?
Anna
Maria: all'inizio si fanno fare al cane solo salti con le
stecche a terra, soprattutto a un Corgi in modo da evitare i salti. Per lui
basta un percorso con le stecche a terra e senza altri ostacoli, si divertirà
tantissimo a giocare a rincorrere la ricompensa/gioco che sarà tenuta in
mano per stimolarlo e che gli verrà data come premio. Con un buon istruttore,
quando il cane ha completato lo sviluppo, si può poi passare ad altri ostacoli
più impegnativi. E' importante iniziare con calma e senza forzare il cane, per
lui è un gioco e tale deve rimanere.
Lucrezia: ho iniziato
quando Baz aveva 3 mesi, è normale che per un discorso di crescita e sviluppo
del cane i salti e gli altri ostacoli non si possano fare per salvaguardare la
sua salute. Esistono molti esercizi per avvicinare il cane alla disciplina come
ad esempio il lavoro dei target (applicabili in seguito nelle zone in agility)
e i comandi sui salti tramite paletti e pilieri... E ovviamente il tubo che non
ha controindicazioni!
Quali sono invece
gli esercizi sconsigliati?
Lucrezia: esercizi
sconsigliati non saprei.. sicuramente ogni esercizio che può compromettere
salute e motivazione del cane perchè bisogna divertirsi ma in sicurezza. Posso
dire che avendo un Corgi e data la sua struttura a scopo cautelativo gli
allenamenti vengono fatti con stecche a terra o al massimo all'altezza minima
(20 cm).
Qual è stata la
reazione del tuo istruttore quando ti sei presentata in campo assieme ad un Corgi?
Anna
Maria: abbiamo iniziato proprio con il club che aveva fatto la
dimostrazione, l'allenatore conosceva i Corgi solo di nome ma non ci
aveva mai lavorato, non conosceva le potenzialità della razza e
tanto meno il carattere (dall'espressione che aveva si vedeva che era
scettico sul piano agonistico) ma a me non interessavano le gare, mi
interessava solo far divertire Mia anche facendo solo allenamenti. Devo dire
con orgoglio che è bastato meno di un mese per fargli cambiare impressione! Mia
aveva imparato a fare tutti gli ostacoli e l'allenatore è rimasto
meravigliato dall'intelligenza e dalla voglia di lavorare di Mia, tanto
che ha voluto partecipasse a delle gare e così mi sono ritrovata nel mondo
dell'agility, facendo gare su gare e vedere Mia che si divertiva come una matta
era il massimo.
Lucrezia:
avere
un Corgi e praticare sport cinofili, soprattutto agility, è difficile perché il
giudizio della gente spesso è spietato e superficiale. Molte persone
dimenticano che l'essenza dell'agility è divertirsi con il proprio cane. Per
quanto possa essere bello e gratificante vincere non è tutto, soprattutto per
chi come me si sta impegnando moltissimo per correggere determinati
atteggiamenti di Baz (pipi ovunque, annusate frequenti e tendenza ad andare a
spasso a farsi i fatti suoi) e ogni miglioramento per noi è una vittoria. Molta
gente reagisce anche con simpatia, è inevitabile, ma in generale direi che
nessuno ci prende sul serio.
Praticate
regolarmente l’agility oppure è un “gioco” che vi concedete di tanto in tanto?
Anna
Maria: andare in un campo cinofilo e praticare l'Agility anche
solo per passatempo, una o due volte a settimana, fa benissimo al cane e al suo
proprietario perchè come ho già detto si rafforza il rapporto, instaurando una
reciproca fiducia e in più giochiamo con il nostro cane, gli dedichiamo
più tempo e questo lo rende felice. E poi un po' di movimento non fa male
a nessuno dei due, anzi.
Lucrezia:
lo
pratichiamo regolarmente perchè è una droga! Ci divertiamo moltissimo! Facciamo
una lezione individuale di un'ora (alternandoci con un altro binomio) e un
collettivo (di circa un paio d'ore) che è un semplice allenamento di gruppo,
per un totale di 2 allenamenti a settimana. Quando capita facciamo anche
stages.
Il cane deve
seguire una dieta particolare?
Anna
Maria: per un Corgi, ma non solo, è importante mantenere il peso
forma, sempre per tutelare la sua schiena e le articolazioni. Non deve
ingrassare (Lo so che è difficile, sono dei golosoni ma per la loro salute è
bene non commuoversi alle richieste di cibo). Io curo molto l'alimentazione,
perché ci tengo che Mia mangi sano, con i consigli e l'esperienza della sua
allevatrice sono passata ad alimentarla con la dieta Barf che Mia apprezza
moltissimo. Penso che in questo modo possa essere sempre in ottima forma e in
salute. Prima di un allenamento o una gara io non do cibo ma solo bocconcini
come premio e se capita di dargliene parecchi, cosa che succede soprattutto in
allenamento, alla sera il pasto sarà più leggero. Invece la sera prima di una
gara il pasto è un pochino più carico di grassi per fornire più apporto
energetico il giorno successivo; questa non è una regola ma mi trovo bene così.
Altri preferiscono dar poco da mangiare la sera prima, addirittura niente, per
farli correre di più per avere il boccone premio a fine gara. In ogni
caso, una buona regola è che il cane sia digiuno quando deve saltare o correre
per evitare il rischio di torsioni allo stomaco.
Lucrezia:
al
mio Corgi do sempre crocchette (di buona qualità) tendenzialmente al pesce e
sto semplicemente molto attenta alle dosi. Cerco di mantenerlo snello affinché
il suo fisico non si appesantisca e ne risenta poi in allenamento. Ad ogni modo
cerco di farlo mangiare più naturale possibile e cibo esclusivamente
"canino".
Hai mai partecipato
a qualche competizione?
Anna
Maria: Presentarmi alle gare e vedere l'espressione meravigliata
e spesso ironica degli altri concorrenti nel vedere un Corgi che
sembrano dire "Cosa crederanno di fare queste due?!" non mi ha mai
fermato, anzi. Consapevole di avere un cane speciale abbiamo
continuato! Abbiamo raggiunto dei bellissimi risultati e Mia è Campionessa
Italiana di Agility. L'anno scorso per un errore, una zona di passerella
non toccata, alle finali a Roma (Campionato Nazionale CSEN) non siamo
riuscite a entrate nel Team Italia che è andato in Spagna in occasione
del mondiale WAO, ma abbiamo conquistato il 7° posto nella “Home de Fame”
con più di 40 binomi SMALL selezionati per le finali da un campionato
nazionale che dura un anno. L'anno prima, quando eravamo in categoria junior
(ora siamo passate a Senior) sempre a Roma, stesso campionato nazionale,
abbiamo vinto il Biathlon conquistando il primo posto. Adesso di
quelle espressioni un po' scettiche non ne vedo quasi più, anzi, Mia è apprezzata
e coccolata da chi la vede correre e mi è capitato addirittura di leggere
commenti positivi su gruppi facebook. Commenti che parlavano di un Corgi visto
girare in Agility, parlavano ovviamente di Mia, e naturalmente io sono sempre
più orgogliosa della mia Corgina! Sono contenta che anche altre persone
comincino ad apprezzare le qualità di questa bellissima razza, perché nel
mondo dell'Agility e dello Sheepdog è una razza ancora abbastanza sconosciuta
mentre all'estero viene apprezzata in queste discipline in cui riescono a
ottenere ottimi risultati. In Francia molti Corgi fanno gare di Sheepdog
conquistando, non solo titoli di Campioni di bellezza francese ma anche
campioni in classe lavoro. Mi piacerebbe incontrare altri Corgi in gara ma fino
ad ora nessuno.
Lucrezia:
al
momento abbiamo fatto solo una gara CSEN. Per noi è stato un allenamento
(dovevamo testare il cane con l'ambiente), quindi siamo stati eliminati… Ma
alla fine dovevamo rinforzare positivamente alcuni atteggiamenti, non vincere!
A che età del cane
avete iniziato?
Anna
Maria: Mia aveva 2 anni e mezzo e solo così non avrebbe subito
danni a saltare, altre razze invece iniziano molto prima.
Lucrezia:
Baz
ha iniziato a 3 mesi ma ovviamente abbiamo iniziato con esercizi di
concentrazione e avvicinamento all'agility.
Anna
Maria aggiunge: Mia mi ha regalato soddisfazioni ed emozioni, è bravissima e da
buon Corgi che è sa di esserlo. In gara se io sbaglio qualcosa o non sono
chiara a indicarle dove deve andare si ferma, mi guarda e abbaia come per dirmi
" Alloraaaa dove devo andare?" e se invece le sono tra le zampe mi
pizzica i polpacci per dirmi "Che ti muoviiii?? Dai corriiii!!". I
suoi punti deboli sono le partenze, sa benissimo che deve aspettare il
mio comando prima di partire ma a volte non ce la fa ad aspettare perché vuole
iniziare subito e parte prima del previsto. Ogni tanto mi salta anche la
zona di contatto della passerella, arriva in fondo e.... oplà fa il
saltino e non la tocca! Ma poi alla fine siamo contente entrambe e che
sia andata bene o male il boccone come premio è obbligo per lei e guai a
dimenticarselo !!!!!!