Questi primi giorni da
neomamma sono volati e allo stesso tempo sono durati un’eternità. Tutto quello
che mi circonda, proprio tutto, viene scandito dagli orari dei miei sette
piccoli: ora si mangia, ora si dorme, ora delle pulizie, ora si dorme, ora si
dorme ancora, ora si mangia per poi tornare a dormire di nuovo…
Ho quindi avuto modo di
riposarmi molto e in totale tranquillità, pace assoluta tutta per noi. La mamma
è molto premurosa, ha spiegato alle bimbe che i miei cuccioli sono ancora
troppo piccoli perché possano maneggiarli da sole, per cui quando vengono a
trovarci nella cuccia, sotto ai nostri sguardi di mamme, si siedono sulla
coperta a guardarli e a sorridere; ogni tanto provano ad allungare le manine e
arrivano ad accarezzarne uno “solo con un dito mamma!” e si legge loro in
faccia l’enorme emozione che provano… sono meravigliosi tutti e nove!
La mattina del 24 febbraio,
la prima mattina dei miei cuccioli, mamma che ha passato la notte sul divano
vicino a me per controllare che tutto andasse bene e papà che per una notte ha
fatto il mammo si sono divertiti un mondo quando è stato il momento di
svegliare Lia, la bimba più grande e mia compagna di crescita, quattro anni di
energia allo stato puro che già da ora sa di voler diventare “dottoressa degli
animali” e puntualmente visita me, gli altri quadrupedi di casa e visto che c’è
da una controllatina anche alla sorellina…
Insomma quella mattina
si è svegliata, capelli ultra spettinati, occhi socchiusi ancora colmi di
sonno, va in bagno accompagnata dal papà che si sta preparando per uscire e
andare al lavoro, sul più bello che inizia a calare i pantaloni ha un flash, si
risistema velocemente, sgrana gli occhi e corre in soggiorno “Papà! Devo andare
a vedere se i cuccioli sono cresciuti!” e arriva al galoppo fino alla
cassaparto.
I
cuccioli ovviamente non erano cresciuto ma non ho visto nemmeno un alone di
delusione quando la sua criniera ha fatto capolino da sopra le assi di legno.
Ha detto “Ooooohhhhh” lasciando esplodere poi un gran sorriso.
E’ passata la prima
settimana, la prima settimana di vita dei cuccioli miei e del mio amato Ribot,
sono orgogliosissima del mio lavoro, si sono trasformati in bamboloni con coda
e orecchie, sono bravi, non piangono mai, mangiano e dormono, iniziano a
trascinarsi con le zampette anteriori finendo inevitabilmente con il rovesciarsi
se per caso decide di tentare una collaborazione anche una delle zampette
posteriori.
Adesso i cuccioli hanno
tutti un nome ed è toccato a Lia l’arduo compito di assegnarli con l’aiuto di anita che dopo
aver sentito le prime proposte “Idi, Udu, Idin” l’ha dirottata verso i nomi dei
personaggi dei cartoni che vede in questo periodo.
Abbiamo quindi i personaggi
di Rapunzel per due maschietti, Flynn Rider che è il primo nato e Pascal l’ultimo
biondino, Olaf che sarebbe il pupazzo di candida neve bianca del film Frozen è
stato ovviamente assegnato al nerissimo settimo nato. Eep è la prima femmina
omonima della protagonista del film “I Croods” (che piace tanto anche a mamma e
papà nonostante sia stato trasmesso in questo salotto ALMENO 200 volte nell’ultimo
anno), Arlo maschietto di metà cucciolata con il nome di un dinosauro fifone che vive una grande avventura in compagnia di un bimbo-cane,
Merida del cartone Disney Ribelle la seconda femminuccia che
forse resterà in famiglia e infine Bolt perché almeno uno doveva chiamarsi con
il nome di un cane e Bolt non è un cane qualsiasi è un super cane!
I cuccioli hanno già
compiuto due settimane, finalmente hanno aperto gli occhi, iniziano i primi goffi tentativi di camminata e fanno ridere tutti quando azzardano i primi vocalizzi da grandi, o come dice cane Luppolo, le
prime wooooooooffate, ci mettono talmente tanto impegno nel farlo che parte l’effetto
rinculo e finiscono chi a pancia all’aria e chi con il sedere a terra rimanendo
sconcertato a riflettere su cosa è appena successo.
Le bimbe ora hanno il
permesso di accarezzarli quando vengono a trovarci in cuccia e i piccoli sono
svegli e vengono letteralmente sommerse per i pochi minuti di attività dei
bomboloni che alla fine stremati si addormentano tutti in mucchio oppure a
formare un tappeto bello imbottito tra le due sorelline umane incantate…
Ancora un po’ e ci sarà da
ridere…
Anita Todesco
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