lunedì 14 marzo 2016

Diario di una CORGImamma

Questi primi giorni da neomamma sono volati e allo stesso tempo sono durati un’eternità. Tutto quello che mi circonda, proprio tutto, viene scandito dagli orari dei miei sette piccoli: ora si mangia, ora si dorme, ora delle pulizie, ora si dorme, ora si dorme ancora, ora si mangia per poi tornare a dormire di nuovo…
 
Ho quindi avuto modo di riposarmi molto e in totale tranquillità, pace assoluta tutta per noi. La mamma è molto premurosa, ha spiegato alle bimbe che i miei cuccioli sono ancora troppo piccoli perché possano maneggiarli da sole, per cui quando vengono a trovarci nella cuccia, sotto ai nostri sguardi di mamme, si siedono sulla coperta a guardarli e a sorridere; ogni tanto provano ad allungare le manine e arrivano ad accarezzarne uno “solo con un dito mamma!” e si legge loro in faccia l’enorme emozione che provano… sono meravigliosi tutti e nove!
 

La mattina del 24 febbraio, la prima mattina dei miei cuccioli, mamma che ha passato la notte sul divano vicino a me per controllare che tutto andasse bene e papà che per una notte ha fatto il mammo si sono divertiti un mondo quando è stato il momento di svegliare Lia, la bimba più grande e mia compagna di crescita, quattro anni di energia allo stato puro che già da ora sa di voler diventare “dottoressa degli animali” e puntualmente visita me, gli altri quadrupedi di casa e visto che c’è da una controllatina anche alla sorellina…
 

Insomma quella mattina si è svegliata, capelli ultra spettinati, occhi socchiusi ancora colmi di sonno, va in bagno accompagnata dal papà che si sta preparando per uscire e andare al lavoro, sul più bello che inizia a calare i pantaloni ha un flash, si risistema velocemente, sgrana gli occhi e corre in soggiorno “Papà! Devo andare a vedere se i cuccioli sono cresciuti!” e arriva al galoppo fino alla cassaparto.
 
I cuccioli ovviamente non erano cresciuto ma non ho visto nemmeno un alone di delusione quando la sua criniera ha fatto capolino da sopra le assi di legno. Ha detto “Ooooohhhhh” lasciando esplodere poi un gran sorriso.
E’ passata la prima settimana, la prima settimana di vita dei cuccioli miei e del mio amato Ribot, sono orgogliosissima del mio lavoro, si sono trasformati in bamboloni con coda e orecchie, sono bravi, non piangono mai, mangiano e dormono, iniziano a trascinarsi con le zampette anteriori finendo inevitabilmente con il rovesciarsi se per caso decide di tentare una collaborazione anche una delle zampette posteriori.
Adesso i cuccioli hanno tutti un nome ed è toccato a Lia l’arduo compito  di assegnarli con l’aiuto di anita che dopo aver sentito le prime proposte “Idi, Udu, Idin” l’ha dirottata verso i nomi dei personaggi dei cartoni che vede in questo periodo.
Abbiamo quindi i personaggi di Rapunzel per due maschietti, Flynn Rider che è il primo nato e Pascal l’ultimo biondino, Olaf che sarebbe il pupazzo di candida neve bianca del film Frozen è stato ovviamente assegnato al nerissimo settimo nato. Eep è la prima femmina omonima della protagonista del film “I Croods” (che piace tanto anche a mamma e papà nonostante sia stato trasmesso in questo salotto ALMENO 200 volte nell’ultimo anno), Arlo maschietto di metà cucciolata con il nome di un dinosauro fifone che vive una grande avventura in compagnia di un bimbo-cane,
Merida del cartone Disney Ribelle la seconda femminuccia che forse resterà in famiglia e infine Bolt perché almeno uno doveva chiamarsi con il nome di un cane e Bolt non è un cane qualsiasi è un super cane!
I cuccioli hanno già compiuto due settimane, finalmente hanno aperto gli occhi, iniziano i primi goffi tentativi di camminata e fanno ridere tutti quando azzardano i primi vocalizzi da grandi, o come dice cane Luppolo, le prime wooooooooffate, ci mettono talmente tanto impegno nel farlo che parte l’effetto rinculo e finiscono chi a pancia all’aria e chi con il sedere a terra rimanendo sconcertato a riflettere su cosa è appena successo.
Le bimbe ora hanno il permesso di accarezzarli quando vengono a trovarci in cuccia e i piccoli sono svegli e vengono letteralmente sommerse per i pochi minuti di attività dei bomboloni che alla fine stremati si addormentano tutti in mucchio oppure a formare un tappeto bello imbottito tra le due sorelline umane incantate…
Ancora un po’ e ci sarà da ridere…

Anita Todesco


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