mercoledì 2 marzo 2016

Racconto di una cucciolata tanto attesa...

3 Ottobre 2014
 
Il momento è arrivato.
La mia Uma, la mia “piccolina”, sta per mettere al mondo i suoi cuccioli. Suoi e di Jeff.
Lei è in ansia, e anch’io. Negli ultimi giorni, nel vederla così affaticata e rotonda, mi son fatta prendere dai sensi di colpa, forse non avrei dovuto, forse è solo un mio capriccio…e se qualcosa va storto? Ma è da quando è arrivata a casa che aspetto questo momento, la mia preziosa Delia sta arrivando.
Non ce la faccio ad affrontare da sola il tutto, sfinisco con 1000 telefonate il “mio” veterinario e convoco la mia amica allevatrice che ha l’esperienza e il raziocinio che a me mancano.
Sono le 18.40 ed ecco che arriva Ottimo Massimo (ho sempre sognato di chiamare così un cane), e dopo di lui Alma, La Sole, Geppo (poi promosso al grado di Super Geppo perché bellissimo), Delia (la mia Delia, eccola!!) e Alain.
Alle 21.00 Uma ha dato al mondo 6 bellissimi topini..
Un paio di nomi erano già decisi, gli altri sono stati il frutto di una notte insonne, occhi sgranati ad osservare quel miracolo e a controllare mamma Uma e i suoi preziosi piccolini.
A mio marito non è stato concesso di scegliere neanche un nome. Sono stata egoista, ho voluto rubare e far mio ogni singolo particolare di quel momento.
E adesso comincia l’avventura: 2 mesi e mezzo scanditi in periodi che mi hanno richiesto attenzioni, impegno ed energie sempre crescenti.
Prima badiamo a che nessuno resti schiacciato, poi le pappe, i preoccupanti vomitini e le cacche, poi le pappe un po’ più serie e l’ infinita vivacità di questi piccoli dell’ultimo periodo.
E le cacche, le cacche, le cacche….
E cominciano a delinearsi i caratteri.

Alain abbaione e comunicativo, Super Geppo (che diventerà Woody) dolcissimo e sempre in cerca del contatto, Alma bellissima ed indipendente, Ottimo Massimo sempre molto controllato, La Sole (che diventerà Pamina) salterina e fuggitiva, e la mia Delia, mangiona, affettuosissima e vivace, vivace, vivace.
Nel frattempo cerco dei compagni umani adatti ai miei piccolini.
Valuto le richieste, considero le soluzioni migliori.
Alla fine son convinta di aver assegnato a ciascun cucciolo la miglior famiglia possibile..
A 70 giorni i cuccioli cominciano a lasciare il tetto natìo, tante lacrime….
Ciascuno di loro è stato per me speciale in modo unico, e per ciascuno di loro ho pianto lacrime diverse, ma non avrei potuto tenerli con me più a lungo. Oltre a crescere l’affetto che io e Marco proviamo per loro, cresce l’urgenza che loro comincino a conoscere il loro nuovo mondo, i loro nuovi amici umani.
E che amici!!!
Sono felice e fiera dei nuovi e definitivi compagni dei miei piccoli.
C’è chi ha già avuto un corgi, chi ha già avuto un cane e chi invece, alla sua prima esperienza, alle 10.00 di sera mi comunica disorientata che il cane abbaia J
Resto in contatto con ciascuno di loro, a volte per dare i dovuti consigli o per discutere di un problema, a volte per il semplice piacere di sentirsi o di scambiarci le foto dei nostri “ragazzi”.
E come ciascuno dei “miei” cuccioli era unico e speciale, anche ciascuno dei loro compagni umani si è rivelato tale.
I contatti non avvengono solo per telefono o tramite brevi messaggi, ma l’amore comune per questi nanetti, il sentirsi tutti appartenenti a questa nuova famiglia un po’ strana, porta in egual misura me e gli altri 5 affidatari ad approfittare di impegni in giro per l’Italia per ritrovarci.
Ogni volta c’è la curiosità di vedere: come sta Ottimino? Pamina assomiglia di più a Uma o a Jeff? Quanto pelo ha messo su Alain?
Ma inesorabilmente, ogni volta che incontro uno di loro, oltre a commuovermi ed essere felice di rivedere la creatura della mia Uma, scopro l’infinito piacere di leggere negli occhi del suo amico umano l’infinito amore che prova per lui e che viene inequivocabilmente ricambiato con riconoscenza, fedeltà ed allegria.
L’altro aspetto che ogni volta mi sorprende piacevolmente è l’opportunità che mi è stata concessa di conoscere persone che altrimenti nella vita non avrei mai avuto occasione di incontrare.
Persone diverse da me e tra loro per personalità, professione, collocazione geografica ed interessi, con le quali ci si ritrova  però intorno ad una tavola, davanti ad una buona pizza, a scambiarci momenti ed esperienze, canine e non. Sempre con l’estremo piacere di farlo, dandoci già l’appuntamento per il prossimo incontro.
In quel momento, magicamente, si diventa tutti uguali.
Esco da quest’esperienza indubbiamente arricchita.
Mi sono cimentata, nel mio piccolo, con fatiche, gioie e dolori dell’allevatore, ho la mia Preziosa Delia (la mia fonte quotidiana ed inesauribile di buonumore) e ho conosciuto persone.
Persone normali, come me, ma specialissime per me nel modo in cui stanno amando i “miei” piccolini, ognuna in modo diverso ma ognuna nel suo specialissimo modo.
Esattamente come avrei desiderato…. e forse un po’ di più.
Grazie a tutti!
Betty Catino

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