martedì 14 marzo 2017

I Corgi e l’agility... gli opposti che si attraggono. (di Anita Todesco, Anna Maria Perini e Lucrezia Erta)

Iniziamo subito col dire che sono pochissime le persone che hanno l’idea di intraprendere una disciplina come l’agility proprio con un Welsh Corgi, eppure, qualcuno c’è! Nel gruppo CORGIncontro ci sono diverse persone che praticano questo sport assieme ai propri cani e l’importante secondo tutti è divertirsi assieme a loro e conoscere quali sono i “limiti” morfologici della razza. Abbiamo quindi fatto qualche domanda alle due ragazze, Anna Maria e Lucrezia che praticano questa disciplina in maniera un po’ più tecnica.


Perché hai scelto proprio l’agility come attività da svolgere con il tuo Corgi?
Anna Maria: abbiamo cominciato con l'Agility dopo aver visto una dimostrazione, ero alla ricerca di qualche cosa da fare assieme a Mia perché', essendo una razza da lavoro volevo impegnarla in qualche attività' che non fosse solo divano e qualche passeggiata, volevo  rispettare la sua natura e farla divertire .
Lucrezia: ho scelto l'agility perchè ho sempre sognato farlo... mi ricordo quando accompagnavo mio padre a fare expo con i suoi cani e guardavo le dimostrazioni/gare di agility con estrema ammirazione. Poi quando ho iniziato non ho avuto più dubbi ed è stato amore!


L’agility è un percorso che presenta diversi ostacoli che il conduttore deve far fare al cane. Il percorso è numerato e va eseguito tenendo conto della sequenza dei numeri pena l'eliminazione. In gara vengono montati due percorsi, uno chiamato agility che ha tutti gli ostacoli, l'altro si chiama   Jumping  ed è composto solo da salti, tubi e slalom, senza le zone di contatto.  Gli ostacoli più impegnativi sono bascula, palizzata, passerella, slalom, tubo morbido, tubo rigido e salto doppio. Alcuni di questi hanno zone colorate, l'inizio e la fine dell'ostacolo, che il cane deve obbligatoriamente toccare, altrimenti è una penalità, poi ci sono anche ostacoli da saltare. In gara ogni cane appartiene ad una categoria che viene valutata in base all'altezza al garrese, SMALL, MEDIUM E LARGE. I Corgi lavorano nella categoria SMALL con ostacoli adatti a loro.


Quali sono gli esercizi più adatti per cominciare?
Anna Maria: all'inizio si fanno fare al cane solo salti con le stecche a terra, soprattutto a un Corgi in modo da evitare i salti. Per lui basta un percorso con le stecche a terra e senza altri ostacoli, si divertirà tantissimo a giocare a rincorrere la ricompensa/gioco che sarà tenuta in mano per stimolarlo e che gli verrà data come premio. Con un buon istruttore, quando il cane ha completato lo sviluppo, si può  poi passare ad altri ostacoli più impegnativi. E' importante iniziare con calma e senza forzare il cane, per lui è un gioco e tale deve rimanere.

Lucrezia: ho iniziato quando Baz aveva 3 mesi, è normale che per un discorso di crescita e sviluppo del cane i salti e gli altri ostacoli non si possano fare per salvaguardare la sua salute. Esistono molti esercizi per avvicinare il cane alla disciplina come ad esempio il lavoro dei target (applicabili in seguito nelle zone in agility) e i comandi sui salti tramite paletti e pilieri... E ovviamente il tubo che non ha controindicazioni!


Quali sono invece gli esercizi sconsigliati?

Lucrezia: esercizi sconsigliati non saprei.. sicuramente ogni esercizio che può compromettere salute e motivazione del cane perchè bisogna divertirsi ma in sicurezza. Posso dire che avendo un Corgi e data la sua struttura a scopo cautelativo gli allenamenti vengono fatti con stecche a terra o al massimo all'altezza minima (20 cm).

Qual è stata la reazione del tuo istruttore quando ti sei presentata in campo assieme ad un Corgi?


Anna Maria: abbiamo iniziato proprio con il club che aveva fatto la dimostrazione, l'allenatore conosceva i Corgi solo di nome ma non ci  aveva  mai lavorato, non conosceva le potenzialità della razza e tanto meno il carattere (dall'espressione che aveva si vedeva che  era scettico sul piano agonistico) ma a me non interessavano le gare, mi interessava solo far divertire Mia anche facendo solo allenamenti. Devo dire con orgoglio che è bastato meno di un mese per fargli cambiare impressione! Mia aveva imparato a fare tutti gli ostacoli e l'allenatore è rimasto  meravigliato dall'intelligenza e dalla voglia di lavorare di Mia, tanto che ha voluto partecipasse a delle gare e così mi sono ritrovata nel mondo dell'agility, facendo gare su gare e vedere Mia che si divertiva come una matta  era il massimo.

Lucrezia: avere un Corgi e praticare sport cinofili, soprattutto agility, è difficile perché il giudizio della gente spesso è spietato e superficiale. Molte persone dimenticano che l'essenza dell'agility è divertirsi con il proprio cane. Per quanto possa essere bello e gratificante vincere non è tutto, soprattutto per chi come me si sta impegnando moltissimo per correggere determinati atteggiamenti di Baz (pipi ovunque, annusate frequenti e tendenza ad andare a spasso a farsi i fatti suoi) e ogni miglioramento per noi è una vittoria. Molta gente reagisce anche con simpatia, è inevitabile, ma in generale direi che nessuno ci prende sul serio.

Praticate regolarmente l’agility oppure è un “gioco” che vi concedete di tanto in tanto?


Anna Maria: andare in un campo cinofilo e praticare l'Agility anche solo per passatempo, una o due volte a settimana, fa benissimo al cane e al suo proprietario perchè come ho già detto si rafforza il rapporto, instaurando una reciproca fiducia  e in più giochiamo con il nostro cane, gli dedichiamo più tempo e questo lo rende felice. E poi un po' di movimento non fa male a nessuno dei due, anzi.
Lucrezia: lo pratichiamo regolarmente perchè è una droga! Ci divertiamo moltissimo! Facciamo una lezione individuale di un'ora (alternandoci con un altro binomio) e un collettivo (di circa un paio d'ore) che è un semplice allenamento di gruppo, per un totale di 2 allenamenti a settimana. Quando capita facciamo anche stages.

Il cane deve seguire una dieta particolare?


Anna Maria: per un Corgi, ma non solo, è importante mantenere il peso forma, sempre per tutelare la sua schiena e le articolazioni. Non deve ingrassare (Lo so che è difficile, sono dei golosoni ma per la loro salute è bene non commuoversi alle richieste di cibo). Io curo molto l'alimentazione, perché ci tengo che Mia mangi sano, con i consigli e l'esperienza della sua allevatrice sono passata ad alimentarla con la dieta Barf che Mia apprezza moltissimo. Penso che in questo modo possa essere sempre in ottima forma e in salute. Prima di un allenamento o una gara io non do cibo ma solo bocconcini come premio e se capita di dargliene parecchi, cosa che succede soprattutto in allenamento, alla sera il pasto sarà più leggero. Invece la sera prima di una gara il pasto è un pochino più carico di grassi per fornire più apporto energetico il giorno successivo; questa non è una regola ma mi trovo bene così. Altri preferiscono dar poco da mangiare la sera prima, addirittura niente, per farli correre di più per avere il boccone premio a fine gara. In ogni caso, una buona regola è che il cane sia digiuno quando deve saltare o correre per evitare il rischio di torsioni allo stomaco.
Lucrezia: al mio Corgi do sempre crocchette (di buona qualità) tendenzialmente al pesce e sto semplicemente molto attenta alle dosi. Cerco di mantenerlo snello affinché il suo fisico non si appesantisca e ne risenta poi in allenamento. Ad ogni modo cerco di farlo mangiare più naturale possibile e cibo esclusivamente "canino".

Hai mai partecipato a qualche competizione?


Anna Maria: Presentarmi alle gare e vedere l'espressione meravigliata  e spesso ironica degli altri concorrenti nel vedere  un Corgi che sembrano dire "Cosa crederanno di fare queste due?!" non mi ha mai fermato, anzi. Consapevole di avere un cane speciale  abbiamo continuato! Abbiamo raggiunto dei bellissimi risultati e Mia è Campionessa Italiana  di Agility. L'anno scorso per un errore, una zona di passerella non toccata, alle finali a Roma (Campionato Nazionale CSEN) non siamo riuscite a entrate nel Team  Italia che è andato in Spagna in occasione del mondiale WAO, ma abbiamo conquistato il 7° posto nella “Home de Fame” con più di 40 binomi SMALL selezionati per le finali da un campionato nazionale che dura un anno. L'anno prima, quando eravamo in categoria junior (ora siamo passate a Senior) sempre a Roma, stesso campionato nazionale, abbiamo vinto il  Biathlon  conquistando il primo posto. Adesso di quelle espressioni un po' scettiche non ne vedo quasi più, anzi, Mia è apprezzata e coccolata da chi la vede correre e mi è capitato addirittura di leggere commenti positivi su gruppi facebook. Commenti che parlavano di un Corgi visto girare in Agility, parlavano ovviamente di Mia, e naturalmente io sono sempre più orgogliosa della mia Corgina! Sono contenta che anche altre persone comincino ad apprezzare le qualità di questa bellissima razza, perché nel mondo dell'Agility e dello Sheepdog è una razza ancora abbastanza sconosciuta mentre all'estero viene apprezzata in queste discipline in cui riescono a ottenere ottimi risultati. In Francia molti Corgi fanno gare di Sheepdog conquistando, non solo titoli di Campioni di bellezza francese ma anche campioni in classe lavoro. Mi piacerebbe incontrare altri Corgi in gara ma fino ad ora nessuno.
Lucrezia: al momento abbiamo fatto solo una gara CSEN. Per noi è stato un allenamento (dovevamo testare il cane con l'ambiente), quindi siamo stati eliminati… Ma alla fine dovevamo rinforzare positivamente alcuni atteggiamenti, non vincere!

A che età del cane avete iniziato?


Anna Maria: Mia aveva 2 anni e mezzo e solo così non avrebbe subito danni a saltare, altre razze invece iniziano molto prima.
Lucrezia: Baz ha iniziato a 3 mesi ma ovviamente abbiamo iniziato con esercizi di concentrazione e avvicinamento all'agility.


Anna Maria aggiunge: Mia mi ha regalato soddisfazioni ed emozioni, è bravissima e da buon Corgi che è sa di esserlo. In gara se io sbaglio qualcosa o non sono chiara a indicarle dove deve andare si ferma, mi guarda e abbaia come per dirmi " Alloraaaa dove devo andare?" e se invece le sono tra le zampe mi pizzica i polpacci per dirmi "Che ti muoviiii?? Dai corriiii!!". I suoi punti deboli sono  le partenze, sa benissimo che deve aspettare il mio comando prima di partire ma a volte non ce la fa ad aspettare perché vuole iniziare subito e parte prima del previsto. Ogni tanto mi salta anche la  zona di contatto della passerella, arriva in fondo e.... oplà fa il saltino e non la  tocca! Ma poi alla fine siamo contente entrambe e che sia andata bene o male il boccone come premio è obbligo per lei e guai a dimenticarselo !!!!!!

martedì 7 febbraio 2017

Maina è arrivata nella mia vita... (di Paola Bettin)



Oggi è il mio compleanno… mio… di Penny… e degli altri miei fratelli… auguri ragassssi… buon terzo compleanno!!!!!!

Sto con una famiglia un po’ strana... con una padrona che sembra uscita dalla campagna inglese e un padrone che gioca a calcetto all'età di 53 anni suonati (!!!!), una casa che è "paro paro" la mia padrona: galline, oche, anatra, tartarughe, pappagalli, canarini, bengalini, gatti, un cane preistorico... uno zoo insomma!! Tutto è sempre filato liscio, ho fatto sempre quello che si aspettavano da me compreso allevare un cucciolo di gatto rosso che, modestia a parte, è venuto su anche benino!!!!! 

Insieme affrontiamo le varie incombenze giornaliere… io soprattutto… Il gatto guarda… L’attacco al postino e al camion delle immondizie… qualche abbaiata… qualche corsa… ma per l’amor del cielo niente di più!!!
Ho origini frusinate perciò al primo posto ci sta il rispetto per il riposo, interrotto qua e là dall’arrivo di una abbondante ciotola di cibo e una arruffata al momento giusto!!!
Ho affrontato questa “pesante” vita da cane per quasi tre anni e tutto all’orizzonte sembrava confermare un futuro tranquillo e prosperoso, con tanto di rotoloni ai fianchi belli in carne, accumulati con faticoso riposo nell’eventualità di un’improvvisa carestia, contento dei miei 19 kili portati con estrema eleganza!!!!

L’autunno è sempre una stagione quieta e anche quest’anno mi stavo preparando (senza troppo sforzo peraltro) per il letargo, i padroni mi hanno portato in ferie e tutto filava liscio……
Qualche giorno dopo il rientro a casa la padrona, rilassata e ricaricata (agli umani le ferie non fanno bene… troppo tempo per pensare!!!!), sale in auto tutta eccitata e mi dice: dai Pepe che adesso andiamo in un bel posto!!!
Sono sempre felice di viaggiare in auto… perché si fa poca fatica… e anche stavolta… ignaro del dramma che si sarebbe abbattuto sulla mia vita di lì a poco… salto su e via verso l’ignoto!!!!!!!!
La strada percorsa non è molta e la mia padrona era stranamente euforica… Maahh… sarà la menopausa… Parcheggiamo e quando scendo vengo accolto dal saluto agitato di una dozzina di nanerottoli uguali a me, che saltano e abbaiano come forsennati aspettando una carezza dalla mia padrona ed una annusata da me. Stiamo lì un po’ di tempo ed intanto io, con noncuranza, marco il territorio e avviso gli estranei di starmi alla larga… poche confidenze… la stazza poi mi fa sentire un leone rispetto agli altri!!!!!!!!!!!

Finalmente ci si avvia versa l’auto, ma mentre cammino altezzoso ribadendo con una pisciatina il possesso del mio “territorio mobile” a quattro ruote, con la coda dell’occhio mi accorgo che uno dei nanerottoli è uscito dal cancello e ci sta seguendo… tutto agitato gli corro incontro “invitandolo”, con fare da macho, a tornare sui suoi passi altrimenti si sarebbe potuto perdere e guardo la mia padrona con sguardo preoccupato come per dire: SI PERDE… AIUTO… SI PERDE… SCAPPA!!!!!
Ma tutti sembrano tranquilli… troppo tranquilli… solo in quel preciso istante mi rendo conto che NON si è perso… NON è scappato… è uscito da quel cancello PER SEMPRE ed entrerà dal mio cancello PER SEMPRE!!!!!!
Maina è arrivata come il Simun arriva nel deserto: improvviso e devastante!!!!
Tanto per cominciare mi ha rubato la cuccia… subito… così… è bastata una leccatina sul muso… ruffiana…
Poi, dopo quattro giorni che stava con noi, ha cominciato ad avere un profumo incredibile… irresistibile… altro che le cacche delle galline… un incubo… non stavo più nella pelle… giorno e notte con gli ormoni a mille… sbavavo e mi lamentavo come una femminuccia… il mio self control e la mia dignità sono stati messi a dura prova!!!!

Corre e salta come una scimmia, abbaia senza la mia autorizzazione e io ,che debbo controllare la situazione e mantenere il mio status di capo indiscusso, sono indaffarato dalla mattina alla sera… consumandomi le unghie e facendo i calli ai polpastrelli e, cosa ancor più grave, i miei rotoli di grasso sono spariti… ODDIO… sono spariti per sempre!!!!!! 
La mia padrona si è pure preoccupata perché ho perso 3 kili in tre mesi… un kilo al mese… morirò… ma alla fine è arrivata alla conclusione, lei e un certo Giangi, che mi fa solo bene dimagrire… lei… che non perde un grammo di ciccia!!!!!!
Comunque la macchia che avevo fatto sul pavimento sotto il lavandino del bagno per le mie frequenti pennichelle ora non c’è più perché non ho più tempo per dormire di giorno… debbo badare alla mia amica del
cuore… correre e giocare con lei… chiamarla se passa un estraneo… ululare di gioia quando arrivano a casa i padroni dopo averli aspettati “culo a culo” per tutto il giorno… leccarle il muso, gli occhi, le orecchie… saltare a chi prende per primo le palline… rotolare sull’erba… rincorrersi finché la lingua non tocca terra… insomma ora anch’io ha una famiglia… e vedremo cosa mi riserverà il futuro… magari anche dei nanetti piccoli piccoli… i sette nanetti… Biancaneve è la mia mamma!!!!!!!!



mercoledì 11 gennaio 2017

CORGI-biscotti (di Mara Cavasin)

Visto il successo ottenuto dai biscotti preparati appositamente per i nostri pelosi, in occasione del CORGIncontro di Natale, abbiamo pensato di riproporre le buonissime ricette che Mara elabora con la sua creatività e con l'approvazione dei suoi due aiutanti estremamente critici e dal palato sopraffino. 

BISCOTTI ALLE CAROTE E ZENZERO

Ingredienti:
-     - 150 gr. di fibre di carote  che avanzano quando fate il succo con l'estrattore. Se non avete l'estrattore potete grattugiare solo  carote poi strizzarle bene per far uscire il succo e tenere solo la fibra.
-        - 200 gr. di farina integrale
-        - 1 cucchiaio di miele millefiori
-        - 1 uovo
-        - 1 cucchiaino di zenzero in polvere
          Come si procede…

Mescolate tutti gli ingredienti fino a che ottenete un impasto lavorabile con le mani (aggiungendo altra farina se necessario) e stendetelo con un mattarello in uno spessore non troppo sottile (1 cm circa).
Tagliate con una formina oppure ricavate dei rettangoli con un coltello.
Mettete in forno per 30 minuti a 180 ° o comunque fino a che i biscotti risulteranno croccanti.
Si conservano in frigo in un contenitore .
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POLPETTE BISCOTTATE ALLE PATATE E SGOMBRO


 Ingredienti:
-        - 400 gr. di patate lesse ( io mi sono divertita a mescolare patate a pasta gialla e a pasta viola )
-        - 1 scatoletta  da 125 gr. di sgombro in olio d'oliva ben sgocciolato
-       -  2  cucchiaini di semi di lino
-        - 1 mazzetto di prezzemolo fresco  tritato fine.
 Come si procede…

Schiacciate le patate con lo schiacciapatate senza sbucciarle (meglio quindi se sono biologiche). Se usate il frullatore ottenete una crema difficilmente lavorabile.
Unite lo sgombro, i semi di lino ed il prezzemolo. Impastate bene con le mani fino a quando il composto sarà omogeneo. A questo punto fate delle palline di forma  leggermente schiacciata.
Infornate per 40/50 minuti a 200° girandoli a metà cottura in modo che riescano a cuocersi in maniera uniforme.
Se i dolcetti sono per cuccioli teneteli un po’ più morbidi, altrimenti potete renderli belli croccanti (ma non duri !).
Io li tengo a volte morbidi per poterli schiacciare dentro il Kong !!!
Si conservano in frigo in un barattolo.....la durata dipende da quanti ne dati ai vostri pelosi ma comunque anche un paio di settimane.

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BISCOTTI ALLE NOCI E CANNELLA


 Ingredienti:
-        -  300 gr. di farina integrale
-        - 125 ml di acqua
-       -  60 ml di olio vegetale
-        - 40 gr di noci-        
-        - 4/5 bacche di rosa canina
-        - 1 uovo
-        - 1 cucchiaio di miele
-        - 1 cucchiaio di cannella in polvere
 Come si procede…

Frullate le noci assieme alle bacche di rosa canina che precedentemente avrete provveduto a pulire all'interno dai semi. Mescolate, quindi, assieme tutti gli ingredienti e lavorate l'impasto ottenuto fino a farlo diventare elastico. Stendete in uno strato non molto sottile (mezzo centimetro) e tagliatelo nella forma che più preferite. Infornare a 180° per 10 minuti (in caso di forno ventilato consiglio di abbassare la temperatura di dieci gradi).


BUON APPETITO a tutti i CORGINI!!!!

giovedì 5 gennaio 2017

CORGIncontro in Fattoria a Natale

C'è sempre un clima emozionante e bellissimo che accompagna l'organizzazione dei nostri CORGincontri. 
Nell'aria festosa si può quasi toccare la gioia di ritrovarsi nuovamente insieme e i nostri Corgini, come noi, si preparano entusiasti all'evento che li porterà a incontrare altri pelosi gamba corta.
Anche questa volta i preparativi sono stati molti e hanno coinvolto molte persone che ognuno con il proprio lavoro ha contribuito alla buona riuscita del  nostro pomeriggio insieme.
Il ritrovo è avvenuto nell'ormai consueta Fattoria Lungargine di Michela Pesavento che con i suoi bellissimi scorci ha fatto da cornice al piacevole pomeriggio trascorso insieme.
All'arrivo i nostri Corgini (maschi) si sono subito impegnati nella loro attività più faticosa... stabilire chi comanda! 
Mentre le Corgine assieme alle loro bipedi cercavano di fare conoscenza creando subito una bella atmosfera allegra e festosa.
Dopo le dovute conoscenze e presentazioni ci siamo avviati in passeggiata e per nulla stupiti abbiamo visto i nostri pelosi comportarsi in modo diligente ed educato.
Che meraviglia vedere tutti questi Corgini zampettare insieme... 
Ogni tanto pausa per lasciarli correre liberi e potersi scaricare un po'... 
...una bella bevuta e pronti a ripartire!
La passeggiata termina con una bella foto di gruppo dei partecipanti. Ne mancano parecchi però che già ci aspettano in Farttoria per la merenda!
Come resistere alle prelibatezze che ogni Corgi-bipede ha preparato per l'occasione! E poi dopo una bella passeggiata ci voleva proprio...
E quando si parla di cibo i Corgi sono attenti e concentrati...
Se dovesse cadere qualche briciola loro sono lì, proti ad afferrarla!
Ma sono anche sempre pronti a fare un sacco di coccole!
E alla fine assieme al brindisi lo scambio dei regali... un ricordo per Michela che sempre con mota disponibilità ci ospita nella sua bellissima Fattoria!
Una pallina da appendere all'albero...
...e i bellissimi Corgi-obesini realizzati per l'occasione dalla nostra cara amica Marta Spagnoli (www.polveredifantasia.it) che hanno avuto il meritato successo. 
Giusto per precisare, quello grigio nella foto non è il più cattivo o la pecora nera del gruppo ma un Corgi Cardigan Blue Merle!

Ecco, questo è stato un altro meraviglioso momento condiviso tra amici bipedi e pelosi, tra persone accomunate dal grande amore prima di tutto per gli animali e in particolare per questi fantastici compagni di vita che sono i nostri Corgi!
Buon Anno a tutti!!!








martedì 3 gennaio 2017

Persil... questioni di naso (di Anita Todesco)

La nostra avventura nel mondo dei “cani detective” è iniziata da poco, anche se sembra tantissimo, un po’ per gioco e per curiosità e a dire il vero in un primo momento i Corgi non c’entravano per nulla. Ho letteralmente scaraventato Giorgio in quel mondo perché sapevo che si sarebbe divertito assieme a Grinta, la sua Australian Cattle Dog, e perché poi mi avrebbe insegnato tante cose che avrei potuto sperimentare sui nostri Corgini. Giusto per fargli capire che anche i miei “senza zampe”, come li definisce lui, hanno qualche marcia in più.

Passano i mesi e le nostre giornate, praticamente tutte le nostre giornate, iniziano a farcirsi di nuovi termini e di nuove frasi che si ripetono quotidianamente “Dove andiamo oggi a lavorare con i cani?”, “Facciamo un cieco?”, “Riduciamo il volume del target e vediamo come va?!”.                                
Vedendo quanto si divertiva Grinta a lavorare con Giorgio ho deciso di sperimentare la ricerca anche con Persil che già ci aveva fatti divertire lo scorso inverno quando era poco più di un cucciolo durante qualche esercizio di Mantrailing, ovvero la ricerca di persone disperse. Cercare Giorgio, o meglio, la pancetta che avrebbe mangiato se avesse trovato Giorgio in mezzo alla neve, gli piaceva parecchio ma, nonostante fosse evidentemente portato per questo tipo di “gioco”, oltre a qualche pista abbiamo fatto poco e la nostra attenzione si è rivolta prettamente verso la Detection.
Lo ripeto: è iniziato tutto per gioco ma il ragazzo ci ha stupiti con la sua immensa motivazione e voglia di fare, così abbiamo iniziato a provare seriamente portandolo a fare ricerche anche fuori casa assieme a Grinta.
La detection è una disciplina cinofila utilizzata per lo più dalle forze dell’ordine ed è in parole povere tutto ciò che compete l’addestramento dei cani utilizzati per la ricerca di sostanze occultate come stupefacenti, esplosivi, grossi quantitativi di denaro, ma è anche lo stesso principio di lavoro utilizzato per i cani che aiutano il proprio compagno bipede affetto da diabete di tipo 1 o dei cosiddetti “cani molecolari” che sono in grado di fiutare la presenza di un tumore/patologia su preparati istologici o direttamente sul paziente. Negli ultimi tempi da questa disciplina è nata una nuova branca “sportiva” in cui il cane si diverte semplicemente a cercare un oggetto o un odore che il proprietario nasconde e poi gli chiede di trovare.
 Il gioco, perché alla fine deve essere sempre preso come un gioco per poter lavorare serenamente, consiste nel nascondere un odore target che il cane deve trovare all’interno di un’area più o meno vasta. Il tutto diventa più difficile quando si lavora in un ambiente cieco, cioè quando è un’altra persona a nascondere l’odore senza che il conduttore sappia dove si trovi e quanti target sono presenti nell’ambiente che può anche essere “pulito”, ossia quando non sono stati nascosti odori nell’area. Si inizia “vestendo” il cane, mettendogli cioè un collare diverso da quello utilizzato per le passeggiate, c’è chi ci appende campanellini, noi ne usiamo uno più pesante, con parti in velcro che apriamo al momento della vestizione per far capire al cane che si entra ufficialmente in modalità lavoro ed è bellissimo vedere il cambiamento di espressione di Grinta e Persil appena “vestiti”: petto in fuori, orecchie in attenzione, coda dritta (chi ce l’ha) e via che si parte a cercare!    
                                                   
Una volta trovato il target il cane deve segnalarlo in maniera inequivocabile, i nostri ad esempio vanno in “freezing”, cioè si bloccano per alcuni secondi piantando il naso sul punto in cui si trova l’odore, opponendosi anche al conduttore qualora gli chiedesse di spostarsi dalla zona, il cane deve rimanere immobile e far capire al proprietario che il target è proprio lì, sotto al suo naso! L’oggetto fonte di odore viene nascosto ogni giorno in un posto diverso e quando il cane apprende lo scopo dell’esercizio si può ridurre la dimensione del target, di conseguenza le molecole di odore presenti nell’ambiente saranno più difficili da rilevare per il cane. Inoltre è possibile insegnare al cane altri odori da cercare.   Un cane che lavora con le sostanze esplosive ad esempio dovrà essere in grado di segnalare al conduttore qualcosa come 19 odori differenti, ognuno dei quali è rappresentato da una delle varie sostanze normalmente utilizzate per la preparazione di ordigni.      Quando si raggiunge un certo livello, giusto per complicarsi la vita ma rendere anche tutto più reale e vicino a quella che potrebbe essere una realtà lavorativa, si possono aggiungere le varie “distrazioni”, come ad esempio posizionare del cibo nell’area di ricerca, lavorare in presenza di altri cani o fonti di disturbo (le nostre bimbe sono maestre impagabili in questo) e vedere come reagisce il nostro quadrupede. Persil ha passato a setaccio ruspe, scalinate, automobili, parchi giochi, stanze, parti esterne di edifici andando sempre a colpo sicuro arrivando a segnalare i punti in cui veniva nascosto il suo target che attualmente ha le dimensioni di un paio di millimetri.

 A fine agosto è finalmente arrivata l’occasione di scendere in campo per il nostro piccolo cercatore dalle zampe corte. Giorgio era sconfortato perché Grinta non stava lavorando come al solito, era svogliata e spesso faceva false segnalazioni, si capiva che proprio non le andava di lavorare, il suo unico scopo appena uscita dal kennel era quello di tornare a casa il prima possibile tentando, invano, di fregare Giorgio fingendo di aver trovato il target per ottenere la ricompensa. Qualche giorno dopo abbiamo capito il motivo di quella svogliatezza visto che è entrata in calore. Ovviamente pochi giorni prima della partenza per uno stage a cui Giorgio teneva moltissimo.
Visto che a Giorgio non andava di partecipare alla masterclass di detection che si sarebbe tenuta nel weekend senza cane, realizzando le mie speranze, ha deciso di portare Persil al suo primo stage ufficiale. Io camminavo a tre metri da terra!

Lo stage è andato benissimo, Persil e Giorgio hanno ricevuto molti complimenti e un paio di settimane dopo hanno affrontato insieme un viaggio di quasi 7 ore in direzione Trieste dove si è tenuto un seminario teorico pratico riservato alle forze dell’ordine di varie nazioni. Inutile dire che non sono mancati i sorrisetti quando tra Bloodhound, Malinois, Bracchi e Pastori Tedeschi, ha fatto capolino il nostro piccolo Corgi. Allo stesso modo però’ non sono mancate espressioni di stupore quando lo hanno visto all’opera. I complimenti sono arrivati dai vari docenti, gente che con i cani da detection ci lavora sul serio, chi in aeroporto, chi nelle varie dogane, chi al parlamento europeo… insomma, una grande soddisfazione per Giorgio che ha vissuto in prima persona questa avventura e per me, “mamma di Persil”, che passavo le giornate in attesa di un sms per avere notizie su come si stessero comportando i miei maschietti di casa! Sentire poi che Persil sarebbe in grado di superare l’esame “cane da detection operativo” mi ha definitivamente mandata KO.
Grazie a queste esperienze e a persone preparate ed esperte che ci supportano ci si è aperto un nuovo mondo fatto di odori, di tanto tempo da passare con i nostri cani e possibilità di trasformare questa passione in qualcosa che potrebbe essere d’aiuto a qualcuno, ci stiamo lavorando ma come per ogni cosa ci vogliono tempo, sacrificio, pazienza e dedizione. Ancora una volta però’ questi piccoli immensi cani ci hanno insegnato che per loro, nonostante scappi sempre un sorriso solo a guardarli, niente è impossibile...