mercoledì 11 gennaio 2017

CORGI-biscotti (di Mara Cavasin)

Visto il successo ottenuto dai biscotti preparati appositamente per i nostri pelosi, in occasione del CORGIncontro di Natale, abbiamo pensato di riproporre le buonissime ricette che Mara elabora con la sua creatività e con l'approvazione dei suoi due aiutanti estremamente critici e dal palato sopraffino. 

BISCOTTI ALLE CAROTE E ZENZERO

Ingredienti:
-     - 150 gr. di fibre di carote  che avanzano quando fate il succo con l'estrattore. Se non avete l'estrattore potete grattugiare solo  carote poi strizzarle bene per far uscire il succo e tenere solo la fibra.
-        - 200 gr. di farina integrale
-        - 1 cucchiaio di miele millefiori
-        - 1 uovo
-        - 1 cucchiaino di zenzero in polvere
          Come si procede…

Mescolate tutti gli ingredienti fino a che ottenete un impasto lavorabile con le mani (aggiungendo altra farina se necessario) e stendetelo con un mattarello in uno spessore non troppo sottile (1 cm circa).
Tagliate con una formina oppure ricavate dei rettangoli con un coltello.
Mettete in forno per 30 minuti a 180 ° o comunque fino a che i biscotti risulteranno croccanti.
Si conservano in frigo in un contenitore .
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POLPETTE BISCOTTATE ALLE PATATE E SGOMBRO


 Ingredienti:
-        - 400 gr. di patate lesse ( io mi sono divertita a mescolare patate a pasta gialla e a pasta viola )
-        - 1 scatoletta  da 125 gr. di sgombro in olio d'oliva ben sgocciolato
-       -  2  cucchiaini di semi di lino
-        - 1 mazzetto di prezzemolo fresco  tritato fine.
 Come si procede…

Schiacciate le patate con lo schiacciapatate senza sbucciarle (meglio quindi se sono biologiche). Se usate il frullatore ottenete una crema difficilmente lavorabile.
Unite lo sgombro, i semi di lino ed il prezzemolo. Impastate bene con le mani fino a quando il composto sarà omogeneo. A questo punto fate delle palline di forma  leggermente schiacciata.
Infornate per 40/50 minuti a 200° girandoli a metà cottura in modo che riescano a cuocersi in maniera uniforme.
Se i dolcetti sono per cuccioli teneteli un po’ più morbidi, altrimenti potete renderli belli croccanti (ma non duri !).
Io li tengo a volte morbidi per poterli schiacciare dentro il Kong !!!
Si conservano in frigo in un barattolo.....la durata dipende da quanti ne dati ai vostri pelosi ma comunque anche un paio di settimane.

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BISCOTTI ALLE NOCI E CANNELLA


 Ingredienti:
-        -  300 gr. di farina integrale
-        - 125 ml di acqua
-       -  60 ml di olio vegetale
-        - 40 gr di noci-        
-        - 4/5 bacche di rosa canina
-        - 1 uovo
-        - 1 cucchiaio di miele
-        - 1 cucchiaio di cannella in polvere
 Come si procede…

Frullate le noci assieme alle bacche di rosa canina che precedentemente avrete provveduto a pulire all'interno dai semi. Mescolate, quindi, assieme tutti gli ingredienti e lavorate l'impasto ottenuto fino a farlo diventare elastico. Stendete in uno strato non molto sottile (mezzo centimetro) e tagliatelo nella forma che più preferite. Infornare a 180° per 10 minuti (in caso di forno ventilato consiglio di abbassare la temperatura di dieci gradi).


BUON APPETITO a tutti i CORGINI!!!!

giovedì 5 gennaio 2017

CORGIncontro in Fattoria a Natale

C'è sempre un clima emozionante e bellissimo che accompagna l'organizzazione dei nostri CORGincontri. 
Nell'aria festosa si può quasi toccare la gioia di ritrovarsi nuovamente insieme e i nostri Corgini, come noi, si preparano entusiasti all'evento che li porterà a incontrare altri pelosi gamba corta.
Anche questa volta i preparativi sono stati molti e hanno coinvolto molte persone che ognuno con il proprio lavoro ha contribuito alla buona riuscita del  nostro pomeriggio insieme.
Il ritrovo è avvenuto nell'ormai consueta Fattoria Lungargine di Michela Pesavento che con i suoi bellissimi scorci ha fatto da cornice al piacevole pomeriggio trascorso insieme.
All'arrivo i nostri Corgini (maschi) si sono subito impegnati nella loro attività più faticosa... stabilire chi comanda! 
Mentre le Corgine assieme alle loro bipedi cercavano di fare conoscenza creando subito una bella atmosfera allegra e festosa.
Dopo le dovute conoscenze e presentazioni ci siamo avviati in passeggiata e per nulla stupiti abbiamo visto i nostri pelosi comportarsi in modo diligente ed educato.
Che meraviglia vedere tutti questi Corgini zampettare insieme... 
Ogni tanto pausa per lasciarli correre liberi e potersi scaricare un po'... 
...una bella bevuta e pronti a ripartire!
La passeggiata termina con una bella foto di gruppo dei partecipanti. Ne mancano parecchi però che già ci aspettano in Farttoria per la merenda!
Come resistere alle prelibatezze che ogni Corgi-bipede ha preparato per l'occasione! E poi dopo una bella passeggiata ci voleva proprio...
E quando si parla di cibo i Corgi sono attenti e concentrati...
Se dovesse cadere qualche briciola loro sono lì, proti ad afferrarla!
Ma sono anche sempre pronti a fare un sacco di coccole!
E alla fine assieme al brindisi lo scambio dei regali... un ricordo per Michela che sempre con mota disponibilità ci ospita nella sua bellissima Fattoria!
Una pallina da appendere all'albero...
...e i bellissimi Corgi-obesini realizzati per l'occasione dalla nostra cara amica Marta Spagnoli (www.polveredifantasia.it) che hanno avuto il meritato successo. 
Giusto per precisare, quello grigio nella foto non è il più cattivo o la pecora nera del gruppo ma un Corgi Cardigan Blue Merle!

Ecco, questo è stato un altro meraviglioso momento condiviso tra amici bipedi e pelosi, tra persone accomunate dal grande amore prima di tutto per gli animali e in particolare per questi fantastici compagni di vita che sono i nostri Corgi!
Buon Anno a tutti!!!








martedì 3 gennaio 2017

Persil... questioni di naso (di Anita Todesco)

La nostra avventura nel mondo dei “cani detective” è iniziata da poco, anche se sembra tantissimo, un po’ per gioco e per curiosità e a dire il vero in un primo momento i Corgi non c’entravano per nulla. Ho letteralmente scaraventato Giorgio in quel mondo perché sapevo che si sarebbe divertito assieme a Grinta, la sua Australian Cattle Dog, e perché poi mi avrebbe insegnato tante cose che avrei potuto sperimentare sui nostri Corgini. Giusto per fargli capire che anche i miei “senza zampe”, come li definisce lui, hanno qualche marcia in più.

Passano i mesi e le nostre giornate, praticamente tutte le nostre giornate, iniziano a farcirsi di nuovi termini e di nuove frasi che si ripetono quotidianamente “Dove andiamo oggi a lavorare con i cani?”, “Facciamo un cieco?”, “Riduciamo il volume del target e vediamo come va?!”.                                
Vedendo quanto si divertiva Grinta a lavorare con Giorgio ho deciso di sperimentare la ricerca anche con Persil che già ci aveva fatti divertire lo scorso inverno quando era poco più di un cucciolo durante qualche esercizio di Mantrailing, ovvero la ricerca di persone disperse. Cercare Giorgio, o meglio, la pancetta che avrebbe mangiato se avesse trovato Giorgio in mezzo alla neve, gli piaceva parecchio ma, nonostante fosse evidentemente portato per questo tipo di “gioco”, oltre a qualche pista abbiamo fatto poco e la nostra attenzione si è rivolta prettamente verso la Detection.
Lo ripeto: è iniziato tutto per gioco ma il ragazzo ci ha stupiti con la sua immensa motivazione e voglia di fare, così abbiamo iniziato a provare seriamente portandolo a fare ricerche anche fuori casa assieme a Grinta.
La detection è una disciplina cinofila utilizzata per lo più dalle forze dell’ordine ed è in parole povere tutto ciò che compete l’addestramento dei cani utilizzati per la ricerca di sostanze occultate come stupefacenti, esplosivi, grossi quantitativi di denaro, ma è anche lo stesso principio di lavoro utilizzato per i cani che aiutano il proprio compagno bipede affetto da diabete di tipo 1 o dei cosiddetti “cani molecolari” che sono in grado di fiutare la presenza di un tumore/patologia su preparati istologici o direttamente sul paziente. Negli ultimi tempi da questa disciplina è nata una nuova branca “sportiva” in cui il cane si diverte semplicemente a cercare un oggetto o un odore che il proprietario nasconde e poi gli chiede di trovare.
 Il gioco, perché alla fine deve essere sempre preso come un gioco per poter lavorare serenamente, consiste nel nascondere un odore target che il cane deve trovare all’interno di un’area più o meno vasta. Il tutto diventa più difficile quando si lavora in un ambiente cieco, cioè quando è un’altra persona a nascondere l’odore senza che il conduttore sappia dove si trovi e quanti target sono presenti nell’ambiente che può anche essere “pulito”, ossia quando non sono stati nascosti odori nell’area. Si inizia “vestendo” il cane, mettendogli cioè un collare diverso da quello utilizzato per le passeggiate, c’è chi ci appende campanellini, noi ne usiamo uno più pesante, con parti in velcro che apriamo al momento della vestizione per far capire al cane che si entra ufficialmente in modalità lavoro ed è bellissimo vedere il cambiamento di espressione di Grinta e Persil appena “vestiti”: petto in fuori, orecchie in attenzione, coda dritta (chi ce l’ha) e via che si parte a cercare!    
                                                   
Una volta trovato il target il cane deve segnalarlo in maniera inequivocabile, i nostri ad esempio vanno in “freezing”, cioè si bloccano per alcuni secondi piantando il naso sul punto in cui si trova l’odore, opponendosi anche al conduttore qualora gli chiedesse di spostarsi dalla zona, il cane deve rimanere immobile e far capire al proprietario che il target è proprio lì, sotto al suo naso! L’oggetto fonte di odore viene nascosto ogni giorno in un posto diverso e quando il cane apprende lo scopo dell’esercizio si può ridurre la dimensione del target, di conseguenza le molecole di odore presenti nell’ambiente saranno più difficili da rilevare per il cane. Inoltre è possibile insegnare al cane altri odori da cercare.   Un cane che lavora con le sostanze esplosive ad esempio dovrà essere in grado di segnalare al conduttore qualcosa come 19 odori differenti, ognuno dei quali è rappresentato da una delle varie sostanze normalmente utilizzate per la preparazione di ordigni.      Quando si raggiunge un certo livello, giusto per complicarsi la vita ma rendere anche tutto più reale e vicino a quella che potrebbe essere una realtà lavorativa, si possono aggiungere le varie “distrazioni”, come ad esempio posizionare del cibo nell’area di ricerca, lavorare in presenza di altri cani o fonti di disturbo (le nostre bimbe sono maestre impagabili in questo) e vedere come reagisce il nostro quadrupede. Persil ha passato a setaccio ruspe, scalinate, automobili, parchi giochi, stanze, parti esterne di edifici andando sempre a colpo sicuro arrivando a segnalare i punti in cui veniva nascosto il suo target che attualmente ha le dimensioni di un paio di millimetri.

 A fine agosto è finalmente arrivata l’occasione di scendere in campo per il nostro piccolo cercatore dalle zampe corte. Giorgio era sconfortato perché Grinta non stava lavorando come al solito, era svogliata e spesso faceva false segnalazioni, si capiva che proprio non le andava di lavorare, il suo unico scopo appena uscita dal kennel era quello di tornare a casa il prima possibile tentando, invano, di fregare Giorgio fingendo di aver trovato il target per ottenere la ricompensa. Qualche giorno dopo abbiamo capito il motivo di quella svogliatezza visto che è entrata in calore. Ovviamente pochi giorni prima della partenza per uno stage a cui Giorgio teneva moltissimo.
Visto che a Giorgio non andava di partecipare alla masterclass di detection che si sarebbe tenuta nel weekend senza cane, realizzando le mie speranze, ha deciso di portare Persil al suo primo stage ufficiale. Io camminavo a tre metri da terra!

Lo stage è andato benissimo, Persil e Giorgio hanno ricevuto molti complimenti e un paio di settimane dopo hanno affrontato insieme un viaggio di quasi 7 ore in direzione Trieste dove si è tenuto un seminario teorico pratico riservato alle forze dell’ordine di varie nazioni. Inutile dire che non sono mancati i sorrisetti quando tra Bloodhound, Malinois, Bracchi e Pastori Tedeschi, ha fatto capolino il nostro piccolo Corgi. Allo stesso modo però’ non sono mancate espressioni di stupore quando lo hanno visto all’opera. I complimenti sono arrivati dai vari docenti, gente che con i cani da detection ci lavora sul serio, chi in aeroporto, chi nelle varie dogane, chi al parlamento europeo… insomma, una grande soddisfazione per Giorgio che ha vissuto in prima persona questa avventura e per me, “mamma di Persil”, che passavo le giornate in attesa di un sms per avere notizie su come si stessero comportando i miei maschietti di casa! Sentire poi che Persil sarebbe in grado di superare l’esame “cane da detection operativo” mi ha definitivamente mandata KO.
Grazie a queste esperienze e a persone preparate ed esperte che ci supportano ci si è aperto un nuovo mondo fatto di odori, di tanto tempo da passare con i nostri cani e possibilità di trasformare questa passione in qualcosa che potrebbe essere d’aiuto a qualcuno, ci stiamo lavorando ma come per ogni cosa ci vogliono tempo, sacrificio, pazienza e dedizione. Ancora una volta però’ questi piccoli immensi cani ci hanno insegnato che per loro, nonostante scappi sempre un sorriso solo a guardarli, niente è impossibile...